Storia sentimentale dell'astronomia
Tra il cristallino e la retina c’è il corpo vitreo, una gelatina incolore e trasparente che riempie il globo oculare mantenendo la giusta pressione
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“ Diciamo, pronuntiamo, sententiamo e dichiariamo che tu, Galileo, per le cose dedotte in processo e da te confessate, ti sei reso a questo Santo
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È facile immaginare quanto sia costato pronunciare e sottoscrivere queste parole a un uomo di 70 anni, malato di artrite e di ernia, che alle idee
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Per ripicca negli anni che seguirono il fedele Viviani, pur deluso dalla salita di Torricelli (che Galileo aveva sponsorizzato) a quella cattedra che
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Nella biblioteca di Galileo non poteva mancare la “Diottrica” di Keplero, il libro che nel 1611 per la prima volta spiega il funzionamento dell
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La geniale sintesi di Newton aveva avuto tanti precursori. William Gilbert (1544-1603), studioso del magnetismo, e poi Keplero avevano immaginato che
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A dimostrare che, pur essendo grande, la velocità della luce non è infinita, aveva provato Galileo Galilei. L’esperimento, riferito nei Saggi dell
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che c’era un errore sistematico: quando Giove era più lontano dalla Terra, i tempi reali ritardavano rispetto a quelli previsti. All’inizio anche
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Astronomo e matematico di valore, chimico che contribuì al perfezionamento della fotografia e botanico che scoprì un centinaio di nuove specie
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rispondere che furono necessarie entrambe le cose. Ma il fatto che anche Adams sia giunto a indicare coordinate celesti abbastanza vicine a quelle di Le
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Vissuto tra il 630 e il 540 avanti Cristo, Talete di Mileto fu il primo filosofo e cosmologo greco. Di lui sappiamo così poco che è difficile
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Il fascino di queste ricerche sta nel fatto che con l’effetto Lense-Thirring si indaga un enigma fondamentale della natura: l’origine dell’inerzia
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Un operaio che lavorava nella fornace del padre e il parroco Paolo Tovo furono gli altri iniziatori del giovane Schiaparelli: dal primo, che si
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Schiaparelli osservò ancora Marte nell’opposizione del 1879, che descrisse nella “Memoria seconda”, e questa volta scoprì una piccola macchia chiara
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Fraunhofer si era accorto che nello spettro di una fiamma le righe non erano nere ma luminose e aveva notato in particolare due righe gialle molto
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La cosa divertente è che l’autorevole filosofo francese Auguste Comte nel suo Cours de philosophie positive del 1835, pur esaltando la scienza come
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Gli studi di spettroscopia, disturbati dalle righe di assorbimento dovute all’atmosfera, lo avevano però convinto che soltanto gli osservatori ad
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In generale, i filosofi della Grecia antica furono poco interessati all’osservazione del cielo. Credevano più alle loro teorie che ai loro occhi
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che le affidò ci fu la misura della luminosità di una serie di stelle circumpolari che dovevano servire come pietre di paragone nella stima delle
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“Aristarco di Samo – scrive Archimede – (...) suppone che le stelle fisse e il Sole siano immobili e la Terra si muova intorno al Sole in un cerchio
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Ma ciò che qui ci interessa è che nel 1998 si è scoperto che non solo l’universo si espande con velocità tanto maggiore quanto più le galassie che
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La controversia sulle nebulose aveva assunto toni drammatici intorno al 1920. Gli astronomi erano divisi in due partiti: quelli che sostenevano che
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Di per sé, l’espansione scoperta da Hubble non implica necessariamente che l’universo abbia avuto un inizio né che abbia una evoluzione. Come un
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Negli Anni 70 del secolo scorso alcuni astronomi avanzarono l’ipotesi che Plutone fosse un ex satellite sfuggito a Nettuno. Questa teoria amareggiò
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Di fatto, Plutone è “il pianeta che non fu mai”: non perturbava Nettuno per il semplice fatto che non esistevano perturbazioni, massa e diametro sono
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Ancora più straordinarie della stessa scoperta della sintesi degli elementi pesanti nel cuore delle stelle sono alcune intuizioni che Hoyle ebbe nel
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avventurarsi tra quei mostri cosmici che sono i “buchi neri”, voragini gravitazionali che inghiottono per sempre tutto ciò che incontrano sul loro cammino
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che dovevano splendere 100 milioni di volte più del Sole, stima che dovrà ancora essere moltiplicata per 100 dopo la correzione al rialzo delle distanze
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Nel 1959 a Cambridge il radioastronomo Martin Ryle (1918-1984) pubblicò un catalogo di sorgenti radio molto intense ma che non sembravano
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“All’inizio – scrive la Bell – pensai che si trattasse di qualche interferenza. Ma alla fine di novembre mi convinsi che erano segnali reali che
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L’idea più diffusa è che a indurre l’accelerazione sia l’energia quantistica del vuoto. I lavori di Richard Feynman hanno dimostrato che il vuoto
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All’inizio del Novecento i fisici erano alle prese con un problema che risaliva al 1785, quando Coulomb osservò che gli elettroscopi, per quanto ben
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Alla fine del Settecento Kant e Laplace proposero l’ipotesi che stelle e pianeti nascessero insieme nel grembo di nebulose che collassano per gravità
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È un silenzio che suscita molte domande, alcune più da filosofi che da scienziati. Siamo disperatamente soli? E se c’è qualcuno, perché tace? O forse
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Intanto scienziati e filosofi ragionano sul silenzio cosmico. Può darsi che una civiltà altamente tecnologica abbia vita breve perché si
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Per spiegare queste simmetrie non resta che concepire l’universo visibile (con al centro la Terra) e l’empireo (con al centro Dio) come due sfere che
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È improbabile, per lo studioso romeno, che Dante abbia potuto concepire una simile stortura. Invece tutto va a posto ricordando che Dante per un
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“Il libro che nessuno ha mai letto”: così Arthur Koestler, scrittore e filosofo ungherese, definisce il De revolutionibus nel saggio I sonnambuli
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I giorni che non furono mai sono dieci, e costituiscono un buco nella Storia che va dal 4 al 15 ottobre del 1582, una pausa nel ribollire degli
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In conclusione, la bolla pontificia “Inter gravissimas” che introdusse il nostro attuale calendario gregoriano al posto del giuliano dispose: 1) che
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Un compagno di studi più anziano ed esperto lo aiutò a coltivare l’interesse per il cielo, che, come era inevitabile in quel tempo, si traduceva in
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Il destino limiterà ad appena venti mesi la collaborazione tra il giovane scienziato e l’osservatore più abile che mai l’astronomia avesse avuto
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Rimangono l’astrologia genetliaca, che ha tuttora i suoi fedeli, e l’astrologia naturale, cioè l’idea che l’ambiente della nascita possa influenzare
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Si dice che l’astronomia sia la scienza più antica. Se è così, gli astronomi esercitano il secondo mestiere più vecchio del mondo, blasone che la
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Vinse Susanna, un’orfana di 24 anni che descrive così: “nessuna superbia, nessuna dissipatezza, tenacia nella sopportazione delle fatiche, un
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>Concettualmente l’aspetto più affascinante del Somnium> è ancora una volta il ribaltamento del punto di vista che ci propone. Alla nota 146 leggiamo
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ne scrive da Venezia al cognato Benedetto Landucci: “Dovete dunque sapere, come sono circa due mesi che qua fu sparsa fama che in Fiandra era stato
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Che cosa vide Galileo?
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È stupefacente che Galileo sia riuscito a compiere le sue osservazioni con questi strumenti. Dare un senso a ciò che vedeva fu un’impresa più
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Galileo nacque a Pisa il 15 febbraio 1564, tre giorni prima che morisse Michelangelo e un paio di mesi prima che nascesse Shakespeare. La famiglia
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